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Mutuo a tasso fisso

Mutuo a tasso fisso

Il tasso fisso, rispetto a quello variabile, consente al mutuatario di calcolare il capitale dovuto, interessi compresi, già al momento della stipula del contratto. A differenza di un mutuo a tasso variabile infatti, non ci sono aggiornamenti nella rateizzazione dovuti all'andamento dei tassi Euribor, dunque il costo è invariabile.

Questo naturalmente comporta, per chi accende un mutuo, una maggior sicurezza, perché permette di fare un bilancio di previsione delle spese certo. Tuttavia, i mutui a tasso fisso sono nella maggior parte dei casi più dispendiosi, in quanto a interessi, rispetto a quelli a tasso variabile.

Infatti una banca, per mantenere un interesse su una percentuale stabilita in un contratto a medio e lungo termine, potrebbe attraversare dei momenti in cui il ricavo marginale è molto basso o assente, proprio perché pur non incidendo sui costi affrontati dal cliente, la banca tiene comunque conto degli andamenti periodici della tabella Euribor.

Il mutuo a tasso fisso è l'ideale per i clienti e le famiglie che privilegiano la sicurezza a scapito della convenienza. Infatti, il mutuo a tasso variabile, pur essendo conveniente alla stipula del contratto, potrebbe arrivare a soglie molto più elevate con il trascorrere degli anni, anche se esiste comunque un tetto massimo sugli interessi che non può essere superato.

Irs e tasso fisso

I mutui a tasso fisso sono più sicuri per il cliente, mentre potrebbero comportare dei margini ridotti per la banca che lo concede. Per questo entra in gioco l'Irs, ovvero l'Interest Rate Swap, in cui nel sistema di tassi e rinegoziazione degli stessi entra in gioco un terzo soggetto, definito swap, che in pratica assorbe il rischio dato dagli interessi fissi in un'ottica speculativa e viene deciso nel mercato degli investimenti e delle obbligazioni, all'interno del quale viene deciso, attraverso la mobilitazione di capitale obbligazionario, il suo valore. Se non ci fossero gli investitori/speculatori, le banche difficilmente potrebbero permettersi di concedere ai propri clienti la sicurezza di un tasso fisso a scadenza medio – lunga.

Mutui a tasso cocktail

Come un cocktail è formato da diversi ingredienti che vengono miscelati fra loro per ottenere un'unica bevanda, così i mutui con un tasso definito cocktail consentono al cliente mutuatario di scegliere una soluzione mista, ovvero pagare parte del debito acquisito con il mutuo a tasso fisso, e un'altra parte a tasso variabile.

Questa soluzione solitamente viene adottata cominciando con il tasso fisso fino a quando il capitale residuo è molto alto, per poi scegliere il pagamento a tasso variabile via via che il debito residuo diminuisce. A decidere quale sia l'incidenza sul capitale del tasso fisso o variabile è il cliente, ma si possono scegliere differenti opzioni fra cui il tasso misto per durata o il tasso misto per opzione, quest'ultimo ha la particolarità di modificare la tipologia di tasso d'interesse, da fisso a variabile e viceversa, a scadenze stabilite.